Si è chiusa la prima parte di “Enotria: paesaggi e percorsi del vino” il programma dedicato alla promozione territoriale attraverso la valorizzazione dell’enoturismo, voluto e realizzato da 4 Gal sardi e 1 corso: GAL Alta Gallura e Gallura, (capofila),  GAL Ogliastra, GAL Sulcis Iglesiente, GAL Barbagia e GAL Ornanu Sartinesi (Corsica) Le due tappe di lancio del progetto che si è concluso in Toscana nel territorio della Val d’Orcia e del Chianti Classico, sono le anteprime che preannunciano un calendario di appuntamenti importanti per il vino sardo.

Due le location e un unico focus di Enotria: conoscere le più grandi aziende dei professionisti dei vini nelle Langhe, nella Val d’Orcia e nel Chianti Classico che operano nel panorama internazionale dell’enoturismo e farne fonte di ispirazione. Enotria è già un evento per il settore isolano non solo per il numero di operatori coinvolti e l’incontro delle migliori etichette ma anche perché è stata occasione di conoscere metodi di lavorazione e affinamento e soprattutto di accoglienza e valorizzazione dei territori.

Il delicato lavoro svolto in questi anni dai GAL per l’enoturismo è stato improntato sulla creazione di un modello di circuito delle strade del vino in Sardegna, strategico per il turismo enogastronomico dalle grandi potenzialità in tutta l’isola che vanta innumerevoli possibilità attraverso sentieri e cantine di produzione DOCG, DOC e IGT.

L’evento ha impegnato gli operatori in una serie di giornate di studio/lavoro finalizzate alla conoscenza delle principali realtà vitivinicole piemontesi e toscane con l’obiettivo di far conoscere agli operatori e ai rappresentanti delle loro associazioni, come sono organizzate e funzionano le strade di promozione del vino in altre realtà, e in particolar modo qual è l’offerta enoturistica proposta in quei territori.

Racconta la direttrice del GAL Sulcis Nicoletta Piras: “possiamo presentare i primi risultati di un percorso lungo e faticoso ma ricco di soddisfazioni e sorprese per me ed i colleghi degli altri GAL impegnati in questo importante intervento per il settore. Enotria ora entra nella sua fase operativa di trasferimento delle competenze e di rafforzamento della rete avviata, per la costruzione di un modello locale di promozione del territorio attraverso il prodotto enoturistico ”.

Gli interventi di formazione saranno estesi alla creazione di forme di collaborazione con particolare attenzione alla valorizzazione congiunta dei luoghi e del paesaggio rurale con gli ambasciatori d’eccezione: il Cannonau per l’Ogliastra e la Barbagia, il Vermentino per la Gallura, il Carignano per il Sulcis e i vitigni autoctoni corsi (Sciacareddu e Vermentinu AOP Ajaccio – Ciaccarellu, Niellucciu, Barbarossa, Vermentinu AOP Sartène).

“Il progetto, – continua la vice presidente del Gal Ogliastra Mariangela Serrau – prevede che il nostro territorio usi tutte le forze e le risorse che possiede per rendere il settore dell’enoturismo un segmento realmente strategico che permetta di fare da traino a tutti gli ambiti della nostra economia”.

“Enotria – conclude la direttrice del GAL Ogliastra Franca Seoni – è un lavoro innanzitutto di cooperazione che ci permetterà di promuovere al meglio, l’operosità e la dinamicità del mondo vitivinicolo certificato. Seppure abbiamo in Sardegna numeri di produzione di modeste dimensioni rispetto alla media nazionale, i caratteri qualitativi sono di prima fascia. Ed è stata questa la chiave di lettura scelta per affrontare le tappe del progetto e andare a conoscere alcune tra le più belle realtà del vino nazionale”.

Hanno preso parte la Rete Enoturistica della Sardegna, l’azienda di Tobia Desogus, Cantine Sardus Pater Sant’Antioco, la Cantina Santadi, Azienda Agricola Gianluca Solinas, l’azienda Binuforti, la Cantina Tenute Gebelias di Nicola Loddo, le Tenute Perda Rubia, l’Oleificio Pelau, Vigna de’ Luceri e la Cantina Sa Pruna di Jerzu.

Il progetto è finanziato dalla Sottomisura 19.3 del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 che promuove le cooperazioni interterritoriali e transnazionali in grado di rafforzare le strategie attuate dai GAL attraverso i Piani di Azione Locale, per la costruzione di partenariati e relazioni fra territori e migliorare il potenziale progettuale.

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