Una vacanza senza limiti, tra mare e montagna, tenendo sempre a portata di mano sia gli scarponi che l’infradito. Se c’è un luogo che più di altri permette di poter scegliere tra un ventaglio così alto di mete, attrazioni e attività per godere lo spettacolo della natura in tutta la sua pienezza, quello è proprio Baunei.

Il piccolo centro dell’Ogliastra, incastonato come un tesoro sui monti, ha infatti alle spalle uno dei mari più belli del mondo, che la posizione panoramica, a dominio della vallata sottostante, rende ancor più speciale. Un angolo di paradiso dove è possibile vivere un’esperienza indimenticabile. Qui, per tutto l’anno, l’offerta messa in campo dagli operatori è in grado di accontentare qualunque tipologia di turista, anche quello dal palato più esigente, grazie a un sistema di ricettività di ottimo livello, a numerose attività che si possono svolgere tra costa ed entroterra anche nei mesi invernali, a un clima favorevole e alla qualità dei prodotti dell’enogastronomia, tutti legati alla tradizione più autentica.

Il borgo ha mantenuto intatto il suo profilo montano, caratterizzato dall’essere stato per secoli un paese di pastori e caprai. La montagna regala incredibili sentieri di trekking e pareti verticali perfette per l’arrampicata sportiva che permettono di risalire fino al Supramonte di Baunei, patria dell’escursionismo attorno all’abitato.

Nel centro storico spicca la chiesa parrocchiale dedicata a san Nicola di Bari, il cui impianto seicentesco è stato rimaneggiato nel corso del XX secolo. La chiesa è caratterizzata da una copertura a cupola e da un portale ornato, separato dal corpo centrale con funzioni di finta facciata. Una scoscesa strada asfaltata lunga qualche chilometro consente poi di raggiungere Pedra Longa, un pinnacolo aguzzo di roccia calcarea di 128 m che si erge come una guglia direttamente dal mare.

Grazie all’esposizione e all’altitudine, Baunei, si sporge sull’Ogliastra contemplando un anfiteatro di colline e montagne, tra le quali la punta S’Abbadorgiu, su cui si stagliano le vette più alte del Gennargentu.

Quasi tutto il territorio è solcato da valli profonde e strette, le cosiddette “codule”, tracce di torrenti che sfociano sul mare disegnando le ripidissime pareti calcaree, tra falesie, calette, rupi, doline, canyon e valli carsiche.  Dall’altopiano del Golgo è possibile ammirare il monumento naturale di su Sterru – la voragine carsica più profonda d’Europa -, nei cui pressi si trovano le antiche pozze denominate “As Piscinas” e la chiesa campestre dedicata a san Pietro, e godere di una vista mozzafiato, anche con un emozionante volo in parapendio.

Sempre dal Golgo ci si può incamminare verso le cale più suggestive della costa orientale della Sardegna dove è possibile ammirare il litorale di Baunei, caratterizzato da acque profonde che bagnano spiagge di ciottoli e sabbia bianchissima. Si tratta di splendidi angoli in cui la natura selvaggia e le acque trasparenti sono inseriti in contesti ambientali di grande pregio: cala Sisine, cala Mariolu, cala Goloritzè e Ispuligi sono tra le mete turistiche più apprezzate di tutto il Mediterraneo.

Da Baunei si può “scendere” verso la frazione di Santa Maria Navarrese, piccolo borgo marino dove è presente una bella spiaggia attrezzata alle spalle della quale sono presenti strutture ricettive, ristoranti e locali dove è possibile trascorrere piacevoli serate. È senza dubbio una delle località di villeggiatura più frequentate della costa orientale, una sorta di buen retiro per chi non cerca “world wide” e “vip watching”.

Santa Maria Navarrese è un distillato di colori: il verde brillante di ulivi millenari che decorano e impreziosiscono la centrale Piazza Principessa di Navarra si sposa perfettamente con il bianco della splendida chiesetta dedicata alla Madonna, al cui interno si può ammirare un soffitto fatto con tronchi canne e tegole, come i tetti delle case di alcune zone della Sardegna. La torre spagnola, edificata nel diciassettesimo secolo per sorvegliare le coste, rappresenta un altro pezzo di memoria storica del paese. Dalla terrazza che si affaccia sul golfo, ogni visitatore potrà farsi incantare dal panorama che guarda al porticciolo.

LA LEGGENDA

Un’antica leggenda lega il nome di questo luogo a una principessa venuta dalla lontana Navarra in Spagna, forse fuggita dal padre Garcia IV, re di Navarra, per poter vivere la sua storia d’amore con un proprio servo. Il sentimento tra i due era stato fortemente contrastato dal padre che, per impedirle di vedere l’amato e punirla, rinchiuse la ragazza nella torre di un castello. Ma la forza della passione vinse e una notte la principessa fu liberata da amici fidati mentre le guardie dormivano. Si recò in spiaggia dove l’aspettava l’amante con un barcone carico di provviste e insieme si misero in viaggio per mare. Sorpresi da una temibile tempesta, intorno al 1052, la giovane invocò la Madonna e promise che, se fossero sopravvissuti, avrebbe edificato una chiesa sul luogo ove fosse sbarcata. Alla fine sbarcarono in questa baia sicura della costa orientale della Sardegna. All’ombra dei millenni Olivastri, come ringraziamento alla Madonna per lo scampato pericolo, fece edificare la bianca chiesetta ancora oggi visitabile a poche centinaia di metri dalla spiaggia centrale del paese.

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