Un nuovo marchio e un nuovo packaging per la bottarga di muggine selvatico ogliastrino, un’eccellenza mondiale che trae le sue origini dal Medioevo e oggi è una realtà capace di nobilitare i piatti dei più importanti chef internazionali. Un prodotto, pescato e lavorato completamente a mano dalla Cooperativa Pescatori di Tortolì le cui origini, secondi i primi documenti storici, si fanno risalire alla “Peschiera Reale d’Ogliastra 1316”.

“Con il lancio del nuovo marchio – ha affermato all’ANSA Mattia Pastrello responsabile marketing e comunicazione della cooperativa – celebriamo anche il 77/o compleanno della Coop. Abbiamo scelto un nome che richiamasse la storia dello stagno di Tortolì per rendere onore a tutte le generazioni di pescatori che con sacrificio e passione hanno tramandato l’antico sapere della lavorazione artigianale della bottarga di muggine.

Ma abbiamo pensato anche a un nuovo ‘vestiario’ che restituisse agli occhi la preziosità del prodotto: una scatola elegante e raffinata avvolta da una fascetta vellutata con inserti in oro, che contiene all’interno, adagiata su un letto di paglia, sua maestà la bottarga di muggine. A fianco un cartoncino che spiega le sue origini e la lavorazione”.

Quattrocento euro al chilo è il prezzo della bottarga di muggine pescata e lavorata a mano nello stagno di Tortolì. I prezzi sono più che dimezzati per un’altra linea di bottarga della Coop, questa volta prodotta da muggine di importazione e lavorata con i metodi artigianali dei pescatori locali:” Stiamo parlando di due prodotti diversi che il consumatore all’atto dell’acquisto leggendo le etichette può ben distinguere”.

“La bottarga pescata e lavorata nei nostri stagni – ha concluso il direttore di Marketing della Coop pescatori – ha un sapore completamente diverso dato dalla sua qualità altissima e da una produzione molto limitata: riusciamo a produrne 2mila pezzi all’anno al massimo e la domanda supera l’offerta, da qui il prezzo elevato del prodotto. Mentre di bottarga di muggine di importazione lavorato da noi, ne possiamo produrre in grandissima quantità”.

Foto ANSA 

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